Alimentazione in gravidanza: futuri bimbi sani
Oggi parliamo di alimentazione in gravidanza e di come questa influenzi, a partire dal concepimento fino al secondo anno di vita, la salute del nascituro. Gli studi evidenziano come una sana e corretta alimentazione durante la gravidanza in una donna che abbia seguito un regime alimentare bilanciato anche prima della gestazione sia in grado di prevenire nascita pretermine, eccessivo aumento di peso e Casi di gestosi (pre-eclampsia). Inoltre un eccessivo peso della futura mamma, un aumento eccessivo durante la gestazione sono associati ad elevato peso alla nascita, obesità e alterazioni del metabolismo glucidico nel bambino fino ad arrivare a patologie cardiovascolari nell’adulto.
Alimentazione in gravidanza: raccomandazioni nutrizionali
In questo splendido periodo della sua vita la donna deve alimentarsi in maniera adeguata, senza sovralimentarsi e seguendo un percorso che cambia di trimestre in trimestre. Le evidenze scientifiche sottolineano come un apporto inadeguato di nutrienti possa compromettere l’esito della gravidanza e possa essere associato a difetti alla nascita o ancora ad alterazioni dello saviluppo del bambino. Alcuni esempi possono essere un apporto inadeguato di iodio associato cretinismo, di folati a spina bifida e deficit di ferro e basso peso alla nascita. Questo sottolinea come non sia il fabbisogno energetico ad aumentare notevolmente, ma il fabbisogno di vitamine e minerali (detti micronutrienti).
Alimentazione in gravidanza: energia
Per una donna normopeso, con stile di vita moderatamente attivo le richieste di energia variano durante i tre trimestri della gravidanza seppur rimanendo modeste. Questo piccolo aumento può essere soddisfatto aumentando carboidrati, proteine e lipidi a patto che l’alimentazione sia correttamente bilanciata e segua i principi della dieta mediterranea. Nello specifico il fabbisogno energetico nelle diverse fasi gestazionali aumenta giornalmente di:
- 69Kcal nel I° trimestre;
- 266 Kcal nel II° trimestre;
- 496 Kcal nel III trimestre.
Alimentazione in gravidanza: carboidrati
Per soddisfare le aumentate richieste energetiche il piano nutrizionale va bilanciato correttamente e lo specialista potrà aumentare la quota di carboidrati giornaliera. Questo non deve però essere tradotto con mangio pasta e pane a volontà o con un amento spropositato di zuccheri semplici la cui assunzione giornaliera non deve mai superare il 15% (del totale delle calorie giornaliere).
Alimentazione in gravidanza: proteine
Le proteine, essendo coinvolte nella crescita del nascituro, rivestono un ruolo fondamentale soprattutto nell’ultimo trimestre dove aumentano di 26g al giorno. Allo stesso modo è importante il valore biologico delle proteine: quelle animali hanno un valore più alto perché ricche di tutti gli aminoacidi essenziali rispetto a quelle vegetali. Questo non significa escludere le seconde, ma bilanciare sempre l’apporto proteico giornaliero.
Alimentazione in gravidanza: grassi
In questo caso più che un aumento della quantità bisogna puntare ad un miglioramento della qualità. In particolare modo è importante incrementare l’assunzione di acidi grassi polinsaturi essenziali come il DHA per prevenire disturbi neuro-cognitivi e retinici nel neonato e l’EPA. Per evitare una carenza è necessario che nella donna in gravidanza l’aumento sia di 100-200 mg di DHA. La sintesi endogena Di questi acidi grassi è molto bassa e gli alimenti che ne sono ricchi sono solo i pesci grassi dei mari freddi come ad esempio sgombro, salmone e sardine.
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