Disabilità e igiene orale: la prevenzione é per tutti

Disabilità e igiene orale: la prevenzione é per tutti

Oggi parliamo di disabilità e igiene orale e questo è uno degli argomenti che mi sta più a cuore perché da tanti anni ho la fortuna di aver cura di grandi e piccini speciali. E credetemi, speciali lo sono davvero. Se avete voglia di ascoltare la nostra storia potete farlo qui scorrendo fino al mio TedX. Io ed i miei bambini siamo cresciuti insieme e abbiamo imparato tanto. Loro a fidarsi di me, io ad averne cura e a rispettarne tempi e spazi. Una volta conquistate queste due basi tutto il resto piano piano è arrivato. Anche quando era una giornata no, anche quando non abbiamo fatto tutto quello che doveva essere fatto abbiamo vinto comunque perché non ci siamo arresi, abbiamo fatto poco, che è sempre meglio di niente e ci siamo dati un nuovo appuntamento. Un passo alla volta siamo arrivati alla meta.

Premetto che il trattamento ed i consigli per chi è più fragile devono essere ancora più personalizzati perché le variabili da tenere in considerazione sono molte. Però oggi voglio condividere con voi una piccolissima guida che possa essere una base.

Disabilità e igiene orale: lo spazzolino, il filo e lo scovolino

Spazzolare i denti dopo i pasti principali per almeno due minuti. Si, è la stessa regola che vale per tutti. Rimuovere i residui di cibo e la placca batterica è importantissimo per prevenire le malattie del cavo orale come infiammazione delle gengive e carie. Lo spazzolino migliore in assoluto non esiste, ma esiste il migliore per quella persona. Se lo accetta quello elettrico è da preferire perché rimuove più placca. Se non lo accetta provate più volte e riproponetelo, magari dopo averlo usato su di voi. A volte hanno solo bisogno di vedere che nonostante il rumorino non dà fastidio e non devono aver paura. Voi conoscete bene i vostri ragazzi, valutate fino a dove potete insistere. Se usate quello manuale sceglietelo a setole medio-morbide e con una testina piccolina. Vi sarà più facile arrivare a pulire bene i denti in fondo.

Disabilità e igiene orale

L’ideale è che siate direttamente voi ad occuparvi della loro igiene orale, ma se riescono e/o vogliono farlo in autonomia lasciateli fare. Poi ripasserete voi, ma fateglielo fare perché si sentiranno un po’ più autonomi ed un po’ più responsabili. Se non accettano lo spazzolino potete usare una garzina inumidita arrotolata sul dito o uno di quelli da dito. Iniziate delicatamente a pulire i dentini per farli abituare, ma fate attenzione ai morsi, fanno veramente male. Filo e scovolino solo dove si riesce e delicatamente per evitare di traumatizzare le gengive. Io generalmente consiglio lo scovolino perché è più facile da utilizzare.

Disabilità e igiene orale: il dentifricio ed il collutorio

Per quel che riguarda il dentifricio vale lo stesso discorso. Quello migliore in assoluto non esiste. Io preferisco far utilizzare quelli che proteggono e aiutano a mineralizzare lo smalto (più info qui) quindi a base di idrossiapatite o fluoro. Se ci sono particolari necessità gengivali, dopo aver visitato ed eventualmente eseguito una o più sedute di igiene orale professionale, consiglio anche dentifrici dedicati. Ma questi purtroppo non fanno miracoli e non possono sostituirsi al mio lavoro. Quelli ad effetto sbiancante non li consiglio come dentifrici ad uso quotidiano, ma solo in alcuni casi specifici una volta ogni tanto. Se usate la garzina potete inumidirla con un collutorio che ha la stessa funzione del dentifricio (mineralizzare), ma strizzatela molto bene. Il collutorio per disinfettare, ad esempio a base di Clorexidina, va usato sotto controllo dello specialista, non sempre è necessario.

Disabilità e igiene orale: l’alimentazione, il dentista e l’igienista

È bene cercare di limitare il più possibile alimenti e bevande zuccherine ed acide. Questi possono mettere a rischio la salute dei denti e le cure diventano più complicate con i pazienti fragili. A volte si rendono necessarie sala operatoria e anestesia generale che purtroppo ha qualche rischio annesso. Quando consumano alimenti un po’ più “rischiosi” cercate di spazzolare bene e di rimuovere i residui. Portateli dal dentista e dall’igienista almeno ogni 4-6 mesi per i controlli, qualora dovesse essere necessario un trattamento è meglio che sia nelle fasi iniziali della malattia. Sia che si tratti di carie sia che si tratti di gengivite, prima viene scovato il problema minore sarà il danno e più semplice sarà la cura. L’igiene orale 2-3 volte l’anno, ma se ci sono problemi anche più spesso. Sarà lo specialista a consigliarvi il richiamo giusto. Se la collaborazione lo consente le sigillature dei denti sono un buon modo per prevenire le carie.

Disabilità e igiene orale

Per qualsiasi domanda non esitate a contattarmi qui, sarò felice di rispondere alle vostre domande. Qui trovate un articolo su autismo e igiene orale che ho scritto per il blog della mia amica e collega Tatiana alias My Smile Routine. Ricordate che tutto quello che leggete nel mio blog non sostituisce la visita o il parere medico.

Sono Francesca, uno strano mix di allegria, fragilità ed energia. Il mio desiderio è quello di guidare le persone verso uno stile di vita sano e sostenibile che le porti a raggiungere non solo la salute, ma anche l’amore per se stessi. Amo la medicina e la scienza, in particolare quello che riguarda la nutrizione, amo tradurre complessi concetti in semplici ed alla portata di tutti. Sono da 10 anni un Igienista Dentale, ed un Biologo Nutrizionista To Be!

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Chi ha detto che per essere in forma bisogna mangiare solo insalata?

Ma se decidi di farlo usa il filo interdentale!

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